giovedì 9 novembre 2017

Le NARRAZIONI dell'habitat artificiale

Come si può raccontare un Habitat Artificiale? Come lo si può descrivere?
Il modo migliore per diffondere la notizia della creazione / il restauro di un Habitat Artificiale pubblico, come ad esempio parchi di pubblica utilità e zoo, è quello di utilizzare i mass media. Possono essere articoli di giornale, servizi al telegiornale, diffusione di video promozionali online, ma anche mezzi più tradizionali come la cartellonistica pubblicitaria e il volantinaggio, per diffondere la notizia a più breve raggio.
Un esempio di ciò è il video realizzato dal canale 7 Gold in occasione dell'apertura del bioparco immersivo Zoom di Cumiana (TO). 
Link al video!

Bioparco: giardino zoologico gestito con criteri che mirano alla salvaguardia di specie rare o a rischio di estinzione.
Parco Immersivo: parco con lo scopo di far sentire l'animale nel proprio ambiente.

mercoledì 8 novembre 2017

Le FUNZIONI SOSTITUTIVE dell'habitat artificiale


La funzione principale dell’habitat artificiale è quello di salvare un ambiente andando ad aggiungere oggetti esterni ma anche attuando opere di restauro e manutenzione. Questo viene fatto per salvare un ambiente danneggiato dal tempo o per rimediare ad interventi dannosi dell’uomo. La forma più “estrema” di Habitat Artificiale è quella in cui l’ambiente viene ricreato da zero. In questo caso l’ambiente artificiale va a sostituire completamente quello naturale in tutte le sue funzioni.
Spesso vengono ricreati Habitat Artificiali anche per questioni estetiche, come i giardini, i laghetti o le pareti rocciose.

Le FORME SOSTITUTIVE dell'habitat artificiale


L’aspetto esteriore degli habitat artificiali cerca di riprendere il più possibile quello degli habitat naturali, per consentire agli esseri viventi di notare il meno possibile la presenza di oggetti posizionati in un secondo momento. È possibile notare delle differenze nel caso in cui gli oggetti posizionati dall’uomo non siano naturali. Ad esempio nel mare dei Caraibi, in Messico, è in fase di costruzione una barriera artificiale per proteggere la più grande barriera corallina del mare settentrionale. Questa barriera prende il nome di Serpente Guardiano ed è composta da oltre mille “piccole” piramidi di cemento e microsilice dal peso di 10 tonnellate ciascuna.  

I MATERIALI SOSTITUTIVI dell'habitat artificiale

L’Habitat Artificiale è un contesto molto vasto. I materiali utilizzati variano in base alle situazioni. Vengono scelti i materiali migliori per ricreare un dato ambiente, apportare piccole modifiche o posizionare barriere di protezione.
I materiali utilizzati possono essere artificiali o naturali, questo dipende dal tipo di intervento.
Un esempio di intervento con aggiunta di elementi naturali è quello previsto per il Kenya, dove si vogliono piantare 20milioni di alberi per contrastare la deforestazione che ha causato moltissimi danni, anche a livello climatico.


Gli ELEMENTI che compongono l'habitat artificiale

Nel mondo esistono tantissimi Habitat Artificiali. Una classificazione molto generale è:
  • Acque marine, scogliere marittime;
  • Acque correnti;
  • Boschi, praterie, formazioni erbose;
  • Pareti rocciose;
Si tratta appunto di una classificazione molto generica, perché ogni ambiente ha le sue sfaccettature che lo contraddistingue dagli altri e risulterebbe quasi impossibile fare una classificazione esatta. 
Ogni tipo di habitat necessita di interventi di tipo diverso a seconda dell’obiettivo da raggiungere oppure dalla quantità di danni da andare a riparare.