L’aspetto
esteriore degli habitat artificiali cerca di riprendere il più possibile quello
degli habitat naturali, per consentire agli esseri viventi di notare il meno possibile
la presenza di oggetti posizionati in un secondo momento. È possibile notare
delle differenze nel caso in cui gli oggetti posizionati dall’uomo non siano
naturali. Ad esempio nel mare dei Caraibi, in Messico, è in fase di costruzione
una barriera artificiale per proteggere la più grande barriera corallina del
mare settentrionale. Questa barriera prende il nome di Serpente Guardiano ed è
composta da oltre mille “piccole” piramidi di cemento e microsilice dal peso di
10 tonnellate ciascuna.
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